Le Teste Sciroppate sono meritatamente da considerare tra i gruppi più stupidi degli ultimi vent'anni e credo che di questo ne siano molto soddisfatti.
Stupida,comica,volgare,sporca,dozzinale sono gli aggettivi più appropriati alla loro musica che tenta di farci sorridere nella maniera più semplice e, appunto, più stupida. Però non etichettatelo come rock demenziale, quello va riservato a chi dalla stupidità riesce a far emerge il genio,vedi Elio o Skiantos, ma qui siamo su piani ben distanti.

Il loro primo eroico album ci fa pensare alla pubertà, quando ancora si poteva andare in discoteca solo alla domenica pomeriggio e spesso ci si ritrovava involontari protagonisti della loro più famosa hit, l'indimenticabile 'Senti come puzzi'.
L'album, anche in questo caso omonimo come tutti i grandi esordi, conteneva anche due cover in dialetto lombardo di Bob Marley e Pink Floyd da intonare in qualche osteria di Bergamo Alta giusto prima del bicchiere della staffa.


Teste Sciroppate - Va cà a be l'ov
Bob Marley - Could you be loved

Teste Sciroppate - La Murela
Pink Floyd - Another brick in the wall

Qui ci sono tutti gli ingredienti giusti per un brutta cover:
 un brano storico, il riadattamento in italiota del testo, un arrangiamento in chiave acustica, l'interprete confezionato da Talent Show ed infine un titolo scontatissimo.
Ed invece questa rivisitazione di Smoke on The Water alla Jeff Buckley forse forse..... oggi siamo buoni




Deep Purple - Smoke on The Water

Fine anno, tempo di classifiche.Ecco la topten delle cover più cliccate del blog



Natale e tutti gli immancabili cliché che si porta dietro da quando la Coca-Cola si è inventata Babbo Natale.Alberi di plastica, illuminazioni più pericolose di Fukushima, irritanti babbinatali meccanici che spaventano i bambini, irritanti babbinatali scalatori che spaventano i ladri, l'acquisto degli inutili regali dovuti (ad irritanti parenti ), "Una poltrona per due" e il Christmas Carol con Bill Murray il pomeriggio della vigilia, stelle, palle, maglioni brutti, presepi, panettoni, bambinelli presenti e assenti, il metodico avanzamento dei magi (fino a befana) e così via fino alla vera base portante dello spirito del Natale: la tradizionale canzone natalizia.
Infatti ogni anno non può mancare l'artista che ci regala la sua patetica reinterpretazione del classico di natale di turno oppure ci sforna qualche cover riadattata alla calda atmosfera della festa.Naturalmente per accompagnare l'inutile greatest hits già pronto da incartare per il più classico dei regali inutili.
Ed il vizio coinvolge proprio tutti, dall'icona pop del momento all'artista che ormai non sa più cosa cantare, fino alle più cazzute band alternative.
Eccovi una selezione di quelle peggiori, da ascoltare rigorosamente durante la tombolata.

Su tutte c'è la cover di "More Than Words" in salsa natalizia del duo Carboni/Jovanotti che, oltre alla bruttezza musicale (ditemi chi canta meglio dei due), aggiunge quel patetico invito a riflettere sulla nostra società consumistica con toni da prima media. D'altronde come dare torto a uno dei poeti dell'ovvio come il nostro caro Lorenzo, il giorno che è nato Cristo diventiamo più ciccioni

Carboni, Jovanotti - O è Natale tutti i giorni
Extreme - More than words


Andrea Bocelli più Muppets.Cosa non si fa per la popolarità.Riferito ai Muppets naturalmente.
Adatto alle tombolate con artrite.

Andrea Bocelli, the Muppets - Jingle Bells


Geniale idea dei Neri Per Caso di proporre Give Peace a Chance in chiave We will rock you.Brano pubblicato nella loro strenna natalizia del 1996, quando ancora ci si ricordava di loro.Un album vivamente consigliato agli amanti delle brutte cover

Neri Per Caso - Give Peace a Chance


Enrico Ruggeri torna alle origini proponedo nel natale 2007 la vesione punk di Jingle Bells. Ma poi punk lo è mai stato veramente?

Enrico Ruggeri - Jingle Bells


Anche il classico Judy Garland interpretato da Frank Sinatra e moltissimi altre viene pesantemente imbruttito nella versione dei Coldplay con un Chris Martin decisamente ubriaco

Coldplay - Have Yourself a Merry Little Christmas


Per par condicio uno sguardo al mondo indie. La patetica versione di Jinglebells rock dell'osannatissima band canadese.

Arcade Fire - Jinglebells rock


Sabrina Salerno è il termine di paragone ideale per la procacità femminile.Ulteriore scoperta del guru dell'inutile alias Claudio Cecchetto, esplode negli anni 80 conquistando le classifiche di mezzo mondo con l'album Sabrina, omonimo come tutti i grandi esordi discografici. Fin da subito si capisce che le carenze musicali sarebbero state colmante dall'abbondanza di forme fisiche (che la nostra Sabrina non mancava mai di far notare) e, grazie anche ai ripetuti passaggi radiofonici e televisivi, i suoi singoli finiscono in classifica davanti a Madonna o Michael Jackson. 
Naturalmente per completare un album oltre alle poppe ci vuole anche del materiale musicale, così i suoi produttori, ormai esausti per lo sforzo compositivo di brani del calibro di Boys e Hot Girl, completano l'album con alcune cover di rara bruttezza, sublimi esempi della qualità musicale dell'italo-disco anni '80.

A distanza di anni avviene un cosa ancor più memorabile, Sabrina e il suo alter ego ideale, la mitica Samantha Fox, giunte ormai in quota MILF, decidono di collaborare, anzi  di scontrarsi (il progetto sarà Sabrina Vs Samantha) in una Royal Rumble di tette che darà vita alla cover di Call Me. 
Le curve restano abbondanti ma la qualità musicale è pessima, non credo che neanche le protagoniste abbiano gradito il risultato. Operazione commerciale solo per i nostalgici delle magliette bagnate che furono, anche se accompagnata da diversi live set conditi di hot pants, stivaloni di pelle, top luccicanti e pure qualche bacio saffico.


Segnalo anche la cover del brano dei Cardigans "Erase/Rewind", uscita qualche anno prima del duets dell'abbondanza come traino della raccolta omonima dov'è presente anche la cover di "Born To Be Alive", ma questa ve la cercate da soli.

Prince - Kiss


Labelle - Lady Marmalade


The Knack - My Sharona


Rod Stewart - Do Ya Think I'm Sexy


Blondie - Call Me
Qui il fatidico bacio....


Cardigans - Erase/Rewind


Di Cicciolina ce ne siamo già occupati in questo altro post, anche se non smetteremmo mai di tesserne le lodi.
Qua aggiungiamo la sua Pane marmellata e me celebre cover di Uptown Top Ranking, nella versione originale interpretata Althea & Donna, in cui il ritmo reggae ci riporta in mente le immagini del capolavoro Le donne di Mandingo (..ma come siamo dozzinali!).
In realtà un legame con il "cinema" c'è, infatti il brano e altri estratti del primo album omonimo di Ilona Staller fanno parte della colonna sonora del film Cicciolina amore mio.
Esiste anche un remix a cura di Discodromo

Althea and Donna - Uptown Top Ranking


Selen,eterna musa delle nostre notti adolescenziali, viene coinvolta alla fine degli anni '90 in una delle innumerevoli rivisitazioni delle sigle dei cartoni giapponesi.
Nasce così nel 1998 il disco Stereotype,un mix di cover dei cartoon più famosi che si avvale anche della collaborazione della nostra cara Luce Caponegro.
Si  tenta di sfruttare il classico filone manga-anime-nerd-seghe inserendo la stridende voce della roboante icona del porno-marketing nella rivisitazione della prima sigla di Lupin. Il brano Planet-O viene riproposto in una versione EBM degna delle serate più toste del Decadence grazie anche al testo già pieno di allusioni sadomaso. Infatti la canzone, nella versione originale cantata  da Daisy Daze and the Bumble Bees, non è stata scritta per il cartoon ma semplicemente riciclata e col famoso ladro non c'entra proprio niente (così come la nostra porno-cover).

Putroppo le eccelse qualità nella fellatio non garantiscono un'ugola canora.

Nelle prossime puntate parleremo ancora delle cover di Selen.

Daisy Daze and the Bumble Bees - Planet-O
L'illustrazione di Selen è di Luca Tarlazzi